Buon
pomeriggio a tutti!
Finalmente
posso scrivere sul mio, spero anche vostro, adorato blog!
Venerdì
ho incontrato, recuperato direttamente
alla stazione Termini provenienza Sabaudia, Matteo e Deborah. Lei mia amica, cantante e vincitrice di diversi concorsi,
che ha accompagnato il suo amico Matteo, Stilista emergente, però questa volta in visita nelle vesti di
modella.
Tutto
questo per dare vita ad una bella intervista e dare spazio a questo giovane,
strambo e bravo neo-stilista, nel blog.
Allora…
aprirei le danze e buona lettura.
Baci
baci.
Matteo
Mennechelli
Com’è nata questa passione?
La mia passione è nata all’età di 16
anni. Cominciai a notare pian piano il mondo del Lusso, inteso però come amore
per la perfezione. Quindi iniziai a studiare i canoni dell’eleganza,con
professionalità e passione. Volevo capire di più in tutto quello che vedevo, così
nel mio piccolo, cominciai a studiare in
silenzio con lo sguardo ogni capo di vestiario, credendo che potesse esistere
una sorte di “Opera d’arte” perfetta, che fosse nata apposta per vestire,
ricoprire un corpo con le capacità di esprimere tutto quello che la persona
voleva o sognava di apparire. Diciamo che era nata in me una sorte di ricerca
dannunziana (uno dei miei scrittori preferiti), relativa alla scoperta del
sublime, di soddisfare il puro desiderio di edonismo e quel materiale che
racchiudesse in qualche modo la sfera sensuale di ognuno di noi.
Per questo pensai bene di entrare nel
grande universo della sartoria, grazie all’esperienza vissuta da mia nonna e
mia zia. Loro amavano creare, anche se in quegli anni era un lavoro molto duro
e poco apprezzato. Vestivano se stesse e le sorelle, quegli abiti che avevano
la capacita di risaltare parti del corpo femminile, in maniera così naturale
che sembravano di lusso e per quell’epoca lo era veramente. Quei racconti erano
per me qualcosa di affascinante e di grandioso. Cresceva sempre di più in me la
curiosità e così iniziai a “inseguire” quel mondo.
Per mettere i soldi da parte, iniziai
a lavorare nelle campagne e poi come cameriere in alcuni ristoranti. Ho
sofferto molto, però per entrare nel mondo della moda avrei veramente fatto di
tutto. Sapevo che la sartoria era un campo difficile,poco conosciuto e che
andavo incontro a delusioni,a sconfitte, ma continuavo a credere nel mio sogno.
Infatti, ora più che mai, credo in me stesso e in quello che voglio diventare e
spero, un giorno, di poter dare un enorme smacco a tutti quelli che non hanno
avuto fiducia in me.
Sei autodidatta o hai studiato in
qualche prestigiosa scuola di Moda?
Qualche anno fa, ho iniziato ha frequentare
un’accademia che mi ha formato molto, ma forse non abbastanza o non a
sufficienza per quello che volevo io. Sono rimasto un po’ deluso sinceramente;
potrei sembrare egocentrico e vanitoso,
ma secondo me l’accademia non era abbastanza “veloce” con i suoi metodi
d’insegnamento, troppo lunghi e troppo corti allo stesso tempo per poter
imparare qualcosa in questo campo. L’accademia mi stava offrendo una formazione
che già avevo (forse sono troppo sicuro di me), ma avevo bisogno di pratica a
non finire, invece c’era troppa teoria. Ora comincio a credere molto di più
nelle botteghe e penso che il disegno sia l’ultima cosa che si debba imparare.
Ora, ho sete di sapere,di creare,di conoscere e inventare mille e più tecniche
di sartoria. Il vantaggio è che si lavora da subito, facendo molto praticantato
e preferisco così visto che, in questo campo, si deve lavorare e, credimi, nessuno ti confessa i segreti del mestiere.
Hai
già pensato ad un logo per il tuo marchio? Userai il tuo nome e cognome o un
nome d’arte?
Parlare del marchio non è importante al momento. Un
grande sarto è anche un grande imprenditore. Il marchio è il simbolo della sicurezza,
dell’eccellenza, della qualità del prodotto e sono queste cose che , al momento,
so di non poter dare perché ho ancora bisogno di esperienza per poter elaborare
un marchio che sia tutto. La griffe sarà l’ultima firma che metterò.
Che difficoltà trovano i giovani
stilisti per farsi conoscere?
Tutti i giovani sognano e parlano troppo. Sbagliano
perché vedono ma non osservano. Gli stilisti di oggi hanno poca voglia di fare
o forse sono troppo deboli e si arrendono subito. Io direi che sono in molti forse
a “non avere stoffa”! La moda è per tutti sì, ma lo stile è per pochi. La difficoltà
sta nella poca fiducia che hanno le persone nel talento degli altri. Anche il
Presidente Napolitano ha affermato che: <<molti talenti italiani,sono
costretti ad andare all’estero per emergere.>>
Che ne pensi del mondo della
Moda?
Il mondo della moda come lo definirei? [riflette un
attimo]..è un inferno! È il diavolo? “Il
diavolo veste Prada” [Matteo emette una grande risata, un po’ stridula e
continua]… Sì, è un mondo diabolico. C’è concorrenza, astuzia, furbizia, malizia
che, mischiati insieme, danno vita a un mondo celestiale. Intorno ai vestiti
gira l’economia,il denaro,il business; una giungla! è arte,è ordine e disordine
e non tutti possono farvi parte.
Ora…ti lascio la parola, dimmi
tutto quello che pensi su questo
fantastico e affascinante mondo.
Frida Giannini durante un’intervista disse che non c’è qui la
raccomandazione ma la meritocrazia. In Italia mia cara Martina, non c’è umiltà
e direi neanche fratellanza tra colleghi. Ma forse non solo in Italia. Se sei
bravo resti solo,se non lo sei non sarai mai nessuno e se sei cattivo andrai
lontano,molto lontano.
Ora ti salutiamo con la speranza di vedere altri
bellissimi modelli…Ciao Matteo!
Sarei curiosa di vedere altre creazioni di Matteo...è possibile?
RispondiEliminaLe foto pubblicate in questo post sono già due delle sue creazioni, per le altre attendiamo il book. =)
RispondiEliminamartiii!!!che belloo il tuo blog!! =) speroo di leggere presto altri aggiornamenti!! un bacio
RispondiElimina